A tutti capitano e sono capitate le giornate NO!
Quando cominciano, sembrano infinite e tutta la giornata va per il verso sbagliato…
Non è suonata la sveglia, è finita la carta igienica, esco senza ombrello e piove, la macchina non parte, quello davanti a me mi ruba il posteggio, ho dimenticato la documentazione che mi serve per lavoro … e queste sono solo le prime ore della mattina.
Sappiamo tutti che il continuo lamentarsi e/o pensare negativo, non può che peggiorare la situazione.
La Stanford University ha dimostrato che 30 minuti di lamentele al giorno, possono diventare nocive per il nostro organismo, con ripercussioni fisiche e psichiche (magari approfondiremo in un altro articolo).
Ma come facciamo a sbloccare questo circolo vizioso, questo vortice nel quale ci troviamo intrappolati e non vediamo via d’uscita?
Come prima cosa, dobbiamo recuperare l’energia; ogni avvenimento negativo ci risucchia, ci toglie un pochino di forza, di energia; per ritrovarla dobbiamo reagire e cominciare a cambiare punto di vista.
Per fare tutto questo, ci può essere di grande aiuto il vocabolario trasformazionale, esempio: invece di chiamare gli ostacoli problemi, possiamo chiamarli sfide. Pensate a come cambia la vostra prospettiva, dal momento in cui i problemi diventano sfide.
Nel nostro caso la giornata negativa, diventerà una giornata costruttiva, in questo modo troveremo in noi più risorse produttive e creative, per affrontare al meglio le sfide che la giornata ci propone.
Tutto quello che devi fare è vedere il bicchiere mezzo pieno, allena il cervello a portare l’attenzione al positivo, più lo farai, più diventerà un’abitudine.
Trova un po’ di bianco nel nero, un po’ di fortuna nella sfortuna, uno spiraglio di luce nel buio!